Il Santuario

UNO SGUARDO D'INSIEME

Il Santuario che porta il nome di san Gerardo Maiella in Materdomini, frazione di Caposele (AV), è composto da più parti: 

 

LA BASILICA è la parte più antica; custodisce le spoglie mortali di san Gerardo, ai piedi di un altare dedicato alla Madonna Materdomini. Prevalentemente questa chiesa – insignita del titolo di Basilica da papa Pio XI nel 1930 – serve da meta dei pellegrinaggi, dove tanta gente, in gruppo, in famiglia, o come singoli, esprime la sua devozione al santo. La Basilica fu quasi totalmente distrutta dal terremoto del 23 novembre 1980, e riaperta al pubblico all’inizio di questo secolo.

 

LA CHIESA MODERNA, a forma di tenda, inaugurata nel 1974; dedicata al Cristo Redentore, è usata prevalentemente per finalità liturgiche e le grandi celebrazioni. Ad essa si affianca, per chi entra a sinistra, la cappella del Santissimo Sacramento. Questa è usata nei giorni feriali in inverno per la celebrazione eucaristica.

 

IL MUSEO GERARDINO

In questo luogo, che si trova a destra entrando nella Basilica dal piazzale, sono esposte le immagini, i quadri e le statue che riguardano la vita di San Gerardo e la prima storia della Congregazione del Santissimo Redentore. Ne fa parte anche la cella dove san Gerardo morì il 16 ottobre 1755.

 

LA SALA EX VOTO

Si trova tra la Basilica e la Chiesa del Redentore, al primo piano sopra la sala delle offerte, dove nel tempo sono stati raccolti oggetti di varia natura con cui la gente ha espresso la sua gratitudine a san Gerardo per un miracolo, uno scampato pericolo, una guarigione ecc.

 

La SALA DELLE OFFERTE

operativa nei giorni e periodi di maggiore afflusso, praticamente all’altro lato dell’atrio della sacrestia. Qui i devoti e i pellegrini possono devolvere le loro offerte in onore di san Gerardo o per la celebrazione di sante messe, per abbonamenti alla rivista ecc. (attenzione: per la celebrazione delle sante messe “a orario” è necessario rivolgersi in sacrestia, che rimane operativa per le altre finalità della Sala Offerte, quando questa è chiusa).

 

LA RACCOLTA DEI PRESEPI.

Nel piano sottostante la Chiesa del Redentore i Redentoristi hanno voluto raccogliere una serie di presepi, di natura molto diversa e tutti oggetto di donazione, che vanno dai più artistici presepi napoletani di grande bellezza, ad altri manufatti di varia creatività. Il percorso è a senso unico, nel senso che si scende da una scala e si sale dall’altra, e l’accensione delle luci è automatica.

 

IL POZZO DI SAN GERARDO.

Questo pozzo, che non è da confondersi con quello di Lacedonia, dove san Gerardo ripescò la chiave perduta dell’episcopio con l’aiuto di una statuetta di Gesù Bambino, è uno dei siti più antichi del complesso del Santuario, antecedente all’arrivo dei Redentoristi, e raccoglieva le acque piovane utilizzate per i servizi domestici. Certamente San Gerardo ha attinto ogni giorno acqua da questa cisterna, che fungeva anche come luogo di ritrovo e ricreazione della comunità.

 

La SALA DEI FIOCCHI,

situata sotto il campanile della Basilica (uscendo dalla Basilica a sinistra), dove sono visibili una serie infinita di foto e una collezione variopinta di fiocchi, con cui la gente ringrazia san Gerardo per il dono di una nuova vita. San Gerardo è anche patrono delle mamme e dei bambini: un motivo in più, per richiamare a Materdomini tante coppie, gruppi e famiglie.

 

Il CONVENTO,

costruzione su tre piani disegnata all’origine su pianta dell’architetto della corte borbonica Pietro Cimafonte. Fiancheggia Via del Santuario fino al campanile, affacciandosi sul Fondo Valle Sele. Anche questa costruzione fu totalmente danneggiata dal terremoto dell’80. Attualmente ospita la comunità religiosa che accudisce al Santuario, e luoghi come la Segreteria, lo stesso Museo Gerardino ecc.

Vale la pena menzionare anche l’area al primo piano dedicata al Sacramento della Penitenza, le Sale sottostanti la Chiesa del Redentore, a uso di catechesi e incontri vari, quelle destinate alla consumazione a sacco, il Negozio dei Souvenir del Santuario. Oltre l’area picnic a lato del parcheggio, incluso il percorso della Via Crucis